Vitale Barberis Canonico

Camicia

All’origine è la tunica, poi i Crociati importano dall’oriente il camis dei Persiani, a cui dobbiamo la struttura odierna della camicia, con le maniche tagliate separatamente e cucite al corpo lateralmente. Ancora oggi si distingue una camicia artigianale da una industriale da come sono attaccate le maniche. In quelle pronte, busto e manica vengono uniti con una sola cucitura a macchina. In quelle su misura, la manica viene attaccata dopo, proprio come avviene per una giacca. “Una volta, nella grande maggioranza dei casi la camicia doveva essere bianca. La camicia bianca ha una “virtù”, sta bene sotto qualsiasi giacca. La camicia azzurra, celeste o grigia, insomma le camicie colorate venivano indossate dai contadini, dagli artigiani…” (Domenico Rea) Da qui il soprannome di ‘colletti bianchi’ per gli impiegati, e di ‘colletti blu’ per chi esegue lavori manuali, come gli operai. Oggi abbiamo numerosi colli tra cui scegliere, gli sportivi button-down, il collo all’italiana con le vele allungate, quello inglese più aperto e corto, il francese, sfuggente all’indietro. Negli abbinamenti oltre ai colori è fondamentale la scelta del tessuto. Con una giacca sportiva invernale bene un oxford o un twill. In estate, un confortevole popeline o un raro giro inglese o una fantasia liberty.