Vitale Barberis Canonico

Anticipazione del Libro Blazer Today
di Stilemaschile Edizioni. In uscita nel 2021.

  • Roma
  • 03 Dicembre 2020

Estratto dell’intervista…

Nome, cognome, data di nascita, luogo di nascita
Francesco Barberis Canonico, 1 marzo 1972, Milano

Quanti blazer ha
Tanti, tantissimi, troppi. Ma ne farò altri!

A che età ha avuto il primo blazer
Il mio primo blazer l’ho comperato a Londra, già confezionato, in un bellissimo negozio che ora non esiste più che si chiamava Daks Simpsons e mi ricordo che ero molto felice perché mi sembrava di entrare ad appartenere a un club. Sin da bambino notavo tanti uomini eleganti che lo portavano e che un giorno sarebbe piaciuto molto anche a me averne uno.

Il suo blazer preferito (materiale, sartoria, dettagli, origine…)
Amo tutti i miei blazer. Ed essendo tutti molto simili, li uso a seconda della stagione e delle occasioni. La maggior parte di quelli invernali sono a doppio petto mentre quelli estivi a un petto singolo generalmente con le tasche a filo o applicate. Tutti realizzati dal mio sarto, il maestro Giovanni Barberis Organista.

Quale il tessuto ideale per un blazer (estate e inverno)
D’estate un bel tropical blu scuro a mezza fodera e un petto con bottoni in metallo, altrimenti sembra un abito dismesso.
D’inverno una bella saglia blu navy. Ho un blazer realizzato con un cavalry twill molto pesante che una volta nelle grandi sartorie italiane chiamavano saglia imperiale.

Quali i bottoni più belli
I miei bottoni da blazer preferiti sono dorati. Ho anche qualche blazer coi bottoni argento e la maggior parte sono zigrinati ma anche lisci. In qualche caso con un crest. Li compero a Londra da Benson & Clegg. Credo abbiano la più bella collezione di bottoni da blazer al mondo.

Il contesto più giusto
Sempre!
É un capo straordinario e versatile che si può indossare in qualsiasi contesto. A seconda dell’occasione, si può abbinare con pantaloni in flanella, saglia, velluto e anche coi jeans. Si può mettere dall’aperitivo, alla cena elegante fino a occasioni più istituzionali come un consiglio di amministrazione.

Quale abbinamento migliore
A me piace molto d’inverno con una bella flanella grigio media pettinata e d’estate con un bel drill di cotone color crema.

Come lo ama indossare
Amo portarlo durante le giornate di lavoro infatti li porto molto spesso. Ed è by far il mio capo personale preferito in assoluto.

Il blazer più bello mai visto (chi lo indossava, dove, altri dettagli)
Sicuramente the boating jackets che portava il principe Carlo, quando era più giovane, perché erano di grandissimo fascino.

Il suo blazer ideale
Tessuto blu con bottoni dorati sia a un petto che doppio petto. Se estivo magari anche con 3 tasche applicate e mezza fodera.

Come non deve essere
Con i bottoni blu come il tessuto perché secondo me non è più un blazer.

Come non va abbinato
Con il costume da bagno o con gli shorts a meno che non siamo a Bermuda.

Il più grande errore che si commette col blazer
Cercare di renderlo sportivo indossandolo con le sneakers ai piedi. Richiede sempre un certo rispetto.
Mi è capitato, durante un volo, di camminare nel corridoio di un aereo e di essere scambiato per uno steward!

La prima cosa che le viene in mente alla parola blazer
Mi piace! Eleganza e stile.
Rispetto verso gli altri ma anche verso se stessi.

Ha in programma un nuovo blazer (dettagli)
Al momento no perché stiamo andando verso l’inverno e ne ho già tanti. Alcuni sono talmente vecchi che li ho fatti rifoderare dal mio sarto. È un capo eterno se fatto con un bel tessuto e che non va mai fuori moda.
Magari con la primavera, mi piacerebbe fare un bel hopsack da indossare verso la mezza stagione.

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